L’artista tedesco Gunter Demning, per ricordare i milioni di morti nei campi di concentramento, ha creato le “pietre di inciampo” o Stolpersteine.
Ovvero una forma d’arte urbana diffusa, che consiste nel collocare di fronte alla case delle persone deportate nei lager e nazisti, un piccolo blocco quadrato di pietra, ricoperto di ottone lucente, con inciso il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte .
Anche Orvieto ha la sua pietra d’Inciampo, si trova alla fine di via dei Magoni, più nota come vicolo degli artigiani, di fronte alla casa dell’artista Angelo Costanzi.
Angelo Costanzi era un mosaicista dell’Opera del Duomo, era un artista e come tale era un uomo libero, un partigiano che venne deportato a Mauthausen il 13 gennaio del 1944, morì nel sottocampo di Ebensee il 28 aprile dello stesso anno.
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